Scicli
La città di Scicli ha un’origine molto antica e risale molto probabilmente al periodo siculo, quindi oltre tremila anni fa. Il nome, secondo alcuni studiosi, deriva da Šiclis, uno degli appellativi utilizzati per indicare i Siculi, i famosi popoli del mare.
Passata nelle mani di diversi popoli risalenti addirittura al periodo enelotico (fra l’età del rame e l’età del bronzo antico) come dimostrano i ritrovamenti della Grotta Maggiore; fu poi occupata dai greci, dai romani, e fu sotto il dominio Arabo che Scicli conobbe un periodo di notevole sviluppo agricolo e commerciale. In seguito, l’esercito normanno guidato da Ruggero D’Altavilla debellò gli Arabi. A questa è legata la leggenda della Madonna delle Milizie – festa che si svolge ogni anno nel mese di Maggio -: si narra che la battaglia finale contro i Saraceni sia avvenuta nel 1091 e fosse stata vinta dai Cristiani per l’intercessione della Vergine Maria scesa su un bianco cavallo a difesa di Scicli.
Oggi possiamo vedere tutte queste influenze nelle caratteristiche dei diversi palazzi, ma lo stile predominante è il barocco. Fu a seguito del tremendo terremoto del 1693 che causò la distruzione di gran parte della città, che Scicli rinacque in chiave barocca.
Scicli è ricca di piazze, chiese, palazzi e monumenti. Ecco cosa visitare:
- L'intera area di Via Francesco Mormino Penna è stata inserita dall'UNESCO nella World Heritage List; qui prospettano edifici che vanno dal XVII al XX secolo accomunati dall'uso della locale pietra calcarea che rende il contesto visivamente omogeneo: il Palazzo Beneventano rappresenta un capolavoro dell'età tardo-barocca; il Municipio, usato come commissariato di Polizia di Vigata nella fiction “Il commissario Montalbano”; la Chiesa di San Giovanni Evangelista, slanciata e maestosa con la sua elegante facciata concava–convessa.
- Piazza Italia: è uno dei nodi urbanistici più importanti della città e la piazza più grande. Su questa area prospettano numerose architetture settecentesche: Palazzo Fava, la Chiesa del Collegio dei Gesuiti (S. Ignazio), Palazzo Iacono, Palazzo Mormina Penna.
- Piazza Busacca: progettata a fine Ottocento, con il suo importante Palazzo Busacca.
- Chiesa di San Matteo: posta sul colle, è raggiungibile solo a piedi. Era l’antica Chiesa Madre di Scicli. Oggi è visitabile solo dall'esterno perché chiusa e pericolante.
- Chiesa di San Bartolomeo, la cui solenne facciata spicca sulle torreggianti rupi calcaree.
- Chiesa di Santa Maria La Nova: la più suggestiva chiesa della città, sorge alla base dell’imponente parete calcarea della cava, in un ambiente urbanistico fra i più ben conservati della città.
- Grotte di Chiafura: sono grotte che, fino alla metà degli anni ’50 del secolo scorso, vennero usate come case dalle classi più poveri del paese; sono distribuite a gironi (sette livelli) dall’alto in basso, senza un ordine prestabilito. Oggi è in corso un progetto di recupero culturale e anche turistico, in quanto considerate come un museo etnografico all’aperto.
